• Verso il mare di Ostia

    41^ Romaostia

    01 marzo 2015

    Credo che oggi nessuno di voi, che pazientemente ha puntato la sveglia, abbia atteso il “drin” per alzarsi. Forte sarà stata l’emozione, l’adrenalina del grande giorno. Sarete saliti sul pullman: chi silenzioso, chi un po’ spaccone, ma tutti già con la testa sulla linea di partenza, con la mente su quella lunga striscia di terra che porta da Roma fino al mare. Quante mattine ci siamo allenati al buio, o in quei pomeriggi freddi e silenziosi sottratti agli affetti. Quanti kilometri in solitudine o con il nostro più caro amico. Quante saranno state le volte che abbiamo stretto i denti per un dolore che non passa, per un allenamento non riuscito. Oggi è per la gloria. Sudore e fatica, speranze: tante. Il sogno di realizzare la gara perfetta, ma anche quello solo di esserci. Di partire e sapere che non puoi più tornare indietro, ma andare solo avanti e ancora avanti passo dopo passo. Che sia quello il giorno? Che sia quello il nostro giorno? Sarò all’altezza di quello che vorrò essere? Non per il tempo, non per il risultato, ma solo per poterlo ricordare, per dire: “io ho corso verso il mare”, “io ricordo quel giorno… io c’ero!”. Un ragazzo di venticinque anni Steve Prefontaine, negli anni settanta, disse: “Una gara è un'opera d'arte che le persone possono osservare, ed esserne colpite, in tanti modi quanti sono in grado di comprendere". Tutti noi avremmo corso in tanti modi diversi oggi; dando il meglio di noi stessi, fino all’ultima stilla di energia, a quell’ultimo sforzo che non avremmo mai pensato di avere ancora in corpo. Eravamo veramente tanti, in cima alla salita del camping, che nessuno dimenticherà, gli occhi potevano vedere solo tanto puntini colorati ed un rumore ritmico e costante di passi, tanti passi, tantissimi passi. Tanti di noi, cinquantadue iscritti, quarantatre maglie gialle alla partenza che si sono distanziate nei 22.000 passi fino ad Ostia. La trentesima società più numerosa presente (su 1.113). In silenzio ci siamo: superati, incoraggiati, rincuorati, rincorsi, a volte anche sbeffeggiati, ma ci siamo sempre riconosciuti, sfiorati lungo la strada, abbiamo sempre cercato di correre fianco a fianco anche se solo per pochi metri. Tutti eravamo sulla stessa partenza, tutti abbiamo tracciato una linea ideale dalla città al mare. Tutti abbiamo fatto un tempo eccezionale. Tanti “best”, un tempo da ricordare, o semplicemente da battere alla prossima mezza. Tanti record personali battuti, altri magari avvicinati, sfiorati. Ma non tutto si quantifica a minuti. Ci resterà per sempre il sorriso che abbiamo avuto alla fine: quando abbiamo visto il mare, prima come una piccola striscia azzurra, poi sempre più vicino, ciascuno con il proprio ritmo ed infine con lo sguardo in alto e gli occhi al cielo a tagliare il traguardo, per tramutare la sofferenza in gioia. Grandi Anna Maria Saponaro e (Luana) Seminara che hanno chiuso in 2h33: 153 minuti di grinta, che non hanno mai mollato, che sono arrivate insieme fino in fondo, stremate. Che un’organizzazione non perfetta non le ha assistite all’arrivo. Non contano i 10.000 corridori arrivati prima di voi, perché ce ne sono tanti e tanti di più, che non sono neppure partiti, brava Anna Maria, brava Luana! Un bravo alle nostre ragazze, che di tempo per correre ne hanno sempre meno degli uomini, ma sono sempre li, fino alla fine, e non mollano mai: Giovanna Iuliano con 2h16, Ilena Marocco e Giovanna Squitteri con 2h14m59s (perché il secondo per stare dentro 2h15 conta sempre…), anche loro insieme dall’eur fino al mare, sia silenziosamente sia incitandosi. Brava Manuela Capomaggi che ha chiuso in 2h10 che ha avuto come “angelo custodeIvano Caronti. Bravo Ivano: di gare nei hai fatte tante, ma le più belle, sono sicuri, sono sempre quelle che fai quando sei al fianco di chi ha bisogno del tuo coraggio per arrivare fino in fondo. Bravo a Claudio Bardi che non molla, che è più tenace degli infortuni e che ha voluto esserci ancora una volta qui fino a Ostia. Brava Milena Mossucca, il nostro avvocato, che corre in 2h06, e non ci dispiace. All’arrivo ci sarebbe stata anche Sara Mastromarino, con una prestazione eccellente delle sue. Al 16 km correva ancora a 5m/km, ci ha fatto tremare, ma che tu stia bene ora è la notizia più bella. Un'altra bella coppia Cristina Celi e Giovanni Cipriani dentro le 2 ore, come il nostro dottore Giovanni Kiramarios, i secondi contano e per noi sono due ore nette. Bravo a Fabrizio Baione (1h58), non ha fatto il tempo voluto, ma ti sei messo in gioco. Fabrizio, conta sempre il cammino, non l’arrivo. Solo chi combatte, rischia. Tante “mezze” ti aspettano ancora: “daje”. Più grande il nostro Presidente, Renzo Traballoni che si è preso cura di Baione e gli è stato sempre al fianco per rincuorarlo e per sgridarlo (vi assicuriamo che non è facile…!). Tra 1h50 e 1h55anche Sergio Foletto, Mauro Parotto, Graziano Di Staso, Franco Vortolo e la nostra Atleta dell’anno 2014 Fabiola Vulpiani, prima delle nostre ragazze con 1h51.
    Tra 1h45 e 1h50: Umberto Bracci, Enrico Giustiniani, Massimiliano Zaccheo, Marco Felli, Pasquale Volpe e Riccardo Rasera. Claudio Cordella ha fermato il tempo in 1h40, ancora meglio sono andati Massimiliano Nardacci, Guglielmo Savino e Massimo d’Agostino. Poco sopra 1h30 Patric Mantovani, 1h35 Daniele Severini.
    Il più bravo dei nostri: Riccardo Volpe 1h18. Sei letteralmente volato Riccardo: 161assoluto su ben 10.961 arrivati. Una performance strepitosa, hai staccato il secondo “Runforever” di quasi cinque minuti: 1h23 Michelangelo Papa, ancora dietro, a pochi minuti uno dall’altro: Alessandro Cheloni, Giuseppe Tarantino e Salvo Zarbo(cop). Sotto 1h30 anche i giovanissimi Daniele Battaglia e Daniele Tegon e il nostro ingegnere Gianluigi Bianchini.
    Peccato per l’organizzazione, altre volte impeccabile. Chi è arrivato nelle “retrovie” non ha trovato il ristoro e c’erano veramente pochi generi di conforto. La metropolitana è stata presa d’assalto con file interminabili e vigilantes ai tornelli. Chi ha potuto si è disteso sulla spiaggia, sotto il sole che ci ha accompagnato tutti in una giornata indimenticabile; ma a tutti, proprio a tutti, fino alla porta di casa è rimasto un bel sorriso e una grande medaglia al collo.
    Le nostre maglie gialle non erano solo al mare quest’oggi. Onore ai nostri quattro ultra-maratoneti che hanno corso la prima Terre di Siena Ultramarathon. Strepitoso Enrico Andreotti 25 assoluto nella classifica maschile con 4h10. 43esimo assoluto l’instancabile Saddidin Absi con 4h23. Entro le 5 ore anche il “non ce la farò maiCosimo Andrea De Lucia”, 5h16 per Gianni Greco.
    Appuntamento per tutti alla 5^ gara Vola Ciampino.Runforever!

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